Ecco la loro testimonianza, portata sul palco dal presidente Sebastiano Cognolato.

Venice Calls è una associazione nata poco più di un anno fa dalla volontà di un gruppo di ragazzi e ragazze di dare il proprio contributo alla vita della comunità cittadina nel tentativo di trovare soluzioni alle sfide che la città e la sua Laguna manifestano ormai da anni.

Crediamo profondamente che Venezia rappresenti una città emblematica per le sfide che il mondo si trova ad affrontare quotidianamente, quali la ricerca di un equilibrio tra le istanze dei territori e l’azione congiunta della globalizzazione e del cambiamento climatico.

Queste sfide sono strettamente correlate e si manifestano concretamente nella nostra città nei fenomeni del turismo di massa… che lentamente snatura l’economia locale, dell’inquinamento atmosferico… che aggrava la salute dei più deboli, dell’innalzamento delle maree… che assieme alla storica mala gestione del territorio si verifica nelle sempre più frequenti maree eccezionali.

Fin dalla nascita della nostra associazione abbiamo cercato di incentivare la presa di coscienza di questi temi per stimolare la creazione di progetti per la comunità locale che possano porre rimedio a questi problemi cooperando con associazioni, società ed istituzioni nel territorio.

Abbiamo deciso di agire tramite azioni propositive volte a creare valore coinvolgendo la cittadinanza in azioni di volontariato come le pulizie della Laguna, stimolando consapevolezza e riflessioni sulla realtà circostante tramite l’organizzazione di conferenze e laboratori interattivi, piantando alberi nella città favorendo la riduzione di CO2 e molto altro ancora.

L’evento che ci ha portato agli onori della cronaca internazionale è stato in occasione del recente fenomeno di maree straordinarie che ha colpito Venezia e le sue isole minori.
La mattina del 13 novembre, dinanzi alla desolazione di una città che si risvegliava nel silenzio post-calamità, stare a guardare era troppo doloroso.
Rapidamente siamo scesi in campo creando una rete emergenziale tra chi necessitava aiuto e chi non riusciva a stare con le mani in mano, riuscendo a coinvolgere e indirizzare il lavoro di quasi 4.000 cittadini, molti dei quali giovanissimi.
Nei volontari, accorsi da tutta Italia, scorreva una contagiosa euforia all’idea di aiutare la città a far fronte comune dinanzi a questo disastro naturale.

Ci sarebbero da spendere infinite parole su questo evento, ma prima di tornare a parlare della nostra associazione e della sua visione, ci tengo a ringraziare ancora una volta tutti i volontari che hanno preso parte a quei giorni di mobilitazione collettiva: siete stati un esempio straordinario di solidarietà ed un grande stimolo per tutti noi.

Fin dall’inizio della nostra esperienza associativa ci siamo ispirati ad un modello di associazionismo che riteniamo essere efficace e al passo con i tempi.
La nostra speranza pertanto è quella che altri giovani abitanti di diverse città italiane ed europee si attivino per far sentire la propria chiamata al cambiamento. Riuscire ad aprire il network “City Calls” ci può aiutare ad allargare le nostre prospettive e a condividere le migliori pratiche di cittadinanza attiva e di innovazione sociale.

Non intendiamo imporre la nostra visione alle altre città, ma diffondere una struttura sociale giovane ed aperta al dialogo con le altre realtà cittadine al fine di coltivare idee e progetti atti ad aumentare il grado di #partecipazione nelle città, avvicinandoci sempre più al cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

Crediamo nel principio di sussidiarietà e che i giovani abbiano maturato un grande spirito di osservazione in questo mondo sempre più interdipendente ed interconnesso.
I cambiamenti delle nostre società non devono spaventarci, sono solo la testimonianza di una imperdibile occasione per riavvicinare le persone e coltivare un nuovo senso di appartenenza.

Con questa fede saremo sempre più in grado di lavorare insieme e di trasformare il grido dei cittadini in una sinfonia di fratellanza che ci porti verso un futuro più sostenibile da costruire insieme.