Per “ricucire l’Italia” saremmo partiti dagli strumenti – ago, filo e dai ritagli da assemblare insieme per dare loro forma nuova – ovvero, fuor di metafora, da un lessico condiviso, da contenuti e da una agenda di priorità in parte già data.
Con la pandemia abbiamo perso, in breve e in modo inatteso, tutti gli strumenti del mestiere e il “ricucire” si è trasformato in “ripensare”, sempre in maniera condivisa, il nostro Paese.
Questo è il nuovo, grande, obiettivo di Padova capitale europea del volontariato 2020.

Le riflessioni e i pensieri stanno arrivando e arriveranno da diversi soggetti e ci aiuteranno a riempire nuovamente la cassetta degli attrezzi con lessico, contenuti e priorità rinnovate.

Tra i primi stimoli quello dell’UCID di Padova, che ci porta una interessante riflessione attorno alla parola “ripartire”:

RIPARTIRE nella sua duplice declinazione: ricominciare a ricostruire un tessuto economico su basi nuove ma anche, e forse soprattutto, suddividere cioè fare giustizia sociale su basi diverse per superare le disuguaglianze che a partire dagli inizi del 2000 sono aumentate in modo esponenziale.

Di questi stimoli abbiamo necessità, tutti, per capire il nostro essere oggi volontari e cittadini.

Il CSV Padova contribuirà a queste riflessioni con una serie di video interviste che saranno pubblicate nella pagina Facebook di Padova capitale europea del volontariato dal 17 giugno con cadenza settimanale, il mercoledì alle 18.30 per 30 minuti e poi disponibili anche qui, nel sito.
Un appuntamento fisso che ci accompagnerà per il 2020 e che si confida possa entrare nella nostra quotidianità.

Uno spazio per lasciarsi “contagiare”, da qui il nome della rubrica CONTAGIATI, grazie a interessanti contributi dal mondo accademico e da personalità, padovane e nazionali, in grado di dare una visione ampia fornendoci chiavi interpretative, osservazioni e provocazioni utili a comprendere il presente in vista di un “nuovo” e “diverso” agire.

Il prof. Giangiorgio Pasqualotto aprirà la rassegna il 17 giugno con alcune riflessioni basate sulla sua conoscenza del rapporto Oriente/Occidente attraverso le parole libertà e dolore.

A seguire, in ordine sparso:
Matteo Saudino, professore di Filosofia, con uno sguardo molto interessante sui temi dell’educazione, ci accompagnerà nella lettura della parola condivisione anche in ottica dell’esperienza di didattica a distanza vissuta in questi mesi.
Alvise Schiavon, docente universitario e coordinatore del tavolo cultura di Padova capitale, dialogherà con Antonio Irre, artista, sul concetto di creatività e sulle potenzialità nella rilettura delle nostre città in questa ottica.
Paolo Benanti, docente di etica, bioetica ed etica delle tecnologie proverà a dipanare il complesso rapporto tra uomo e tecnologia, attorno alla parola ibridazione.

E così via con altri ospiti in un confronto che ci si augura possa essere stimolante e arricchente per ciascuno.