Molte realtà padovane o nazionali stanno iniziando a dimostrare interesse a partecipare attivamente per Padova capitale europea del volontariato.
Tra le prime adesioni è significativa quella del Caffè Pedrocchi. Lo storico Caffè patavino ha deciso di divenire uno dei luoghi di Padova capitale europea del volontariato, per proseguire la tradizione di convivialità, incontro e fucina di idee che lo ha caratterizzato fin dalla sua nascita nel 1831 e ha deciso di farlo proponendo un nuovo format.

“Un altro caffè” è un’iniziativa di Caffè Pedrocchi, Comune di Padova e Centro Servizio Volontariato provinciale che ha preso il via martedì 17 settembre.
Si tratta di incontri mensili, alle ore 17, che vogliono essere un’occasione di incontro e dialogo con realtà del territorio significative per la loro capacità di innovazione, di sviluppo sociale e di generatività.
Il percorso sarà scandito da alcune parole chiave che diventeranno suggestioni e strumenti per costruire con il pubblico un nuovo “lessico” del vivere civile che nascerà a Padova per trovare riscontro a livello italiano ed europeo.

 

Le prime tappe del percorso nel 2019 sono rappresentate da quattro parole che ci permettono di definire i confini (o di superarli) tra l’io e il noi, tra il singolo e la comunità.
Nel corso del primo incontro abbiamo avuto modo di confrontarci sulla parola “sconfinamenti” che è stato poi il filo conduttore di tutta la settimana di Solidaria da poco conclusa.

 

I prossimi incontri porteranno ad approfondire altre tre parole significative:
17 ottobre abitare – con l’associazione Avvocato di strada in occasione della giornata dei senza dimora
21 novembre piazza – con il collettivo di realtà impegnate nella riqualificazione di Piazza Gasparotto
5 dicembre cura – con l’associazione Anffas Padova in occasione della giornata internazionale del volontariato

I rappresentanti delle associazioni saranno in dialogo con la giornalista Micaela Faggiani ed il pubblico, che vorremmo fosse parte attiva di questi pomeriggi informali di discussione, proprio per creare un momento di partecipazione attiva in cui ciascuno può esprimere il proprio punto di vista.
Le riflessioni verranno raccolte e saranno poi bagaglio utile nel corso del 2020.

Manolo Rigoni direttore del Caffè Pedrocchi “Abbiamo voluto e chiesto di ospitare il mondo del volontariato nel nostro Caffè proprio per la sua vocazione culturale e sociale e per la sua apertura alla città. Il nostro Caffè senza porte rappresenta bene quello che è il mondo del no profit dove le barriere, gli ostacoli vengono superati grazie al cuore e alla volontà di molti padovani che dedicano il loro tempo libero a favore delle persone meno fortunate o in difficoltà. Vogliamo veicolare questo messaggio aprendo le porte del nostro Caffè in vista della grande investitura che è stata data alla città per il prossimo anno, quale capitale europea del volontariato. Sarà proprio la sala verde, da sempre spazio libero e aperto a tutti, “l’altro caffè” che i padovani e non solo potranno “gustare”, al sapore del no profit”.