Condividiamo la dichiarazione del Centro Europeo per il Volontariato in merito alla proposta della Commissione Europea del 27 maggio 2020
Fin dal primo giorno della crisi pandemica COVID19, i cittadini hanno risposto adattando e lanciando numerose iniziative di volontariato a sostegno delle persone in difficoltà. Ciò ha dimostrato, al di là di ogni dubbio, l’importanza dell’impegno volontario e di una società civile vivace e reattiva, che riflette lo spirito di una comunità resistente e attenta e mette in pratica i valori europei. CEV spera che il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale – QFP (2021 – 2027 1.100 miliardi di euro) abbia un impatto reale per consentire a queste iniziative di volontariato di continuare a svilupparsi e a prosperare. Durante la fase di ripresa e oltre, i volontari, le organizzazioni di volontariato nelle quali sono impegnati, e quelle che li sostengono, devono essere in grado di connettersi al contesto europeo per continuare a soddisfare le esigenze della società. Crediamo che sostenere l’impegno della società civile e dei volontari sia un investimento importante nel capitale sociale che si basa sulla fiducia e sulla solidarietà con e per gli altri, fornendo un contributo unico per una ripresa inclusiva, olistica e sostenibile. Un investimento stabile e continuo di fondi dell’UE per il volontariato sarà essenziale per garantire che la società civile, i valori europei e la democrazia prosperino.
CEV accoglie con favore la nuova proposta del QFP della Commissione Europea e riconosce il potenziale di investimento e di sostegno per le attività della società civile e del volontariato che si riflette in essa. Anche se limitati, e molto meno del necessario, ci auguriamo che gli importi stanziati in programmi come il Corpo di solidarietà europeo (895 milioni di euro), il Fondo europeo per i diritti e i valori (677 miliardi di euro), il Fondo sociale europeo + (86,3 miliardi di euro) ed Erasmus + (24,6 miliardi di euro) possano essere integrati da un sostegno nell’ambito del finanziamento “Next Generation EU” (rafforzamento temporaneo 2021-2024 di 750 miliardi di euro) rendendolo accessibile alle organizzazioni della società civile al fine di sostenere il loro continuo e cruciale contributo al processo di ripresa.
Chiediamo inoltre che:
- Le organizzazioni di volontariato e di solidarietà di tutti i settori di attività possono continuare ad impegnarsi nel programma Corpi di europei di solidarietà;
- Il sostegno ai volontari come cittadini attivi e allo sviluppo del volontariato in generale, sia un aspetto centrale del Fondo europeo per i diritti e i valori;
- Il programma Erasmus Plus continui a sostenere l’apprendimento permanente per persone di tutte le età, compreso quello acquisito durante il volontariato;
- I volontari attivi in tutti i campi che contribuiscono allo sviluppo sostenibile, quali ad esempio la lotta al cambiamento climatico, i servizi sociali e la giustizia sociale e gli usi innovativi della tecnologia, etc…, siano sostenuti finanziariamente dall’UE nell’ambito del nuovo QFP, affinché i loro straordinari contributi abbiano un impatto e una risonanza ancora maggiori in tutta Europa, e non solo, nel periodo post-crisi.
Il nuovo MFF può rispondere all’invito di CEV ai responsabili politici di “accelerare i tempi” per quanto riguarda le politiche e i programmi inerenti il volontariato. CEV invita gli Stati membri dell’UE a sostenere un nuovo QFP per il 2021 – 2027 che si impegni a sostenere non solo gli interessi delle imprese, ma anche le organizzazioni della società civile e i cittadini, mettendo in pratica i valori dell’UE e dimostrando solidarietà attraverso il volontariato.
Clicca qui per visualizzare la proposta della Commissione Europea 27 maggio 2020.