Inaugurazione “Solidaria” – 21 settembre – Sottosegretario alla Presidenza del CdM Andrea Martella
“Oggi si riannodano i fili di ciò che è stato drammaticamente interrotto dal Coronavirus subito dopo l’inaugurazione di Padova Capitale e, in questi mesi, tutti abbiamo avuto modo di vedere quanto sia importante il volontariato e di capire il suo valore nella nostra società. La pandemia ha mostrato quali sono le nostre fragilità, i nostri limiti e solamente insieme è possibile affrontare drammi di questa portata. E’ facile, quando ci si sente forti, pensare di essere autosufficienti. Dell’altro, invece, abbiamo sempre bisogno. Il Presidente Mattarella nel suo intervento inaugurale aveva detto “la passione sconfigge l’indifferenza, per questo l’umanità guarda al volontariato”. Ed è proprio così, pensiamo a chi in questi mesi ha svolto attività di volontariato sulle ambulanze o a chi ha portato la spesa ad anziani che non potevano uscire, chi ha aiutato i ragazzi disabili a non perdere i contatti col mondo esterno. Ecco per quei volontari e volontarie non c’è riconoscimento più grande di quel grazie che talvolta, magari, hanno ricevuto solo attraverso uno sguardo.
Oggi, anche se non siamo ancora in un porto sicuro, siamo tutti al lavoro per ricucire il tessuto sociale del nostro Paese, come disse il presidente del CSV Emanuele Alecci il 7 febbraio. Abbiamo bisogno di una ricucitura che contamini l’Europa. Quelle parole, mi sono sembrate giuste e possiamo dire che dopo la tempesta che ci ha colpito hanno trovato eco nelle decisioni che l’Europa ha assunto. E’ vero, bisogna dare centralità e importanza al mondo del volontariato, a chi dona agli altri e per costruire qualcosa di meglio. Ecco perché questa edizione di Solidaria è così importante, lo è a partire dalla sua parola chiave “apertamente” ed è bello che abbiate scelto di lasciarla anche dopo il lockdown. I tanti temi del festival rappresentano sfide che non riguardano un singolo individuo, ma tutti noi. Solidaria significa anche una ripresa delle relazioni e quindi è importante, da qui arriverà un messaggio di speranza e di fiducia, che l’Italia riparta anche dal volontariato.
Infine, voglio dire che di questo vostro impegno ne abbiamo bisogno, per avere una società più giusta, attenta ai bisogni e ai desideri delle persone, una società maggiormente capace di integrare. Voi qui siete un vaccino contro tossine d’odio e intolleranza, indispensabili per costruire una società diversa. Il mio auspicio è che il francobollo celebrativo di Padova e che rappresenta questo evento, affranchi una missiva diretta a ciascun cittadino e veicoli un messaggio di fiducia e speranza centrato sui valori della condivisione e del dono disinteressato che il volontariato testimonia. Un messaggio che poi è anche al centro di questo festival perché insieme, e solo insieme, si può”.