Quanto c’è nella più grande enciclopedia al mondo di Padova? “Come avviene per molte città italiane, la voce Padova in Wikipedia compare al primo posto nelle ricerche su Google, ma è piuttosto povera di informazioni”, racconta Fabrizio Dughiero, coordinatore del Tavolo Tecnologia e innovazione di Padova capitale europea del volontariato 2020 e docente di ingegneria all’Università di Padova. Sono presenti i siti storici più conosciuti, ma manca l’approfondimento di alcune peculiarità del nostro capoluogo di provincia, come il sistema delle mura, delle acque e del patrimonio “minore”.

La fortuna è che Wikipedia ha una struttura aperta e vive grazie all’apporto volontario di persone che condividono la propria conoscenza e la propria passione. “Perché allora non abilitare chi già opera sul territorio ad arricchire la conoscenza della città sul web?” aggiunge Dughiero.

Inizia da qui il percorso di coinvolgimento e formazione tecnologica dei volontari, messo a punto da Dario Da Re, Direttore dell’Ufficio Digital Learning e Multimedia dell’Università di Padova: “A partire dal 30 aprile, saranno svolte sei lezioni online, di un’ora ciascuna, durante le quali si apprenderà a scrivere, inserire e modificare correttamente le voci di Wikipedia”. L’invito è stato lanciato in via prioritaria ai volontari che già operano in ambito culturale e quindi hanno conoscenze e passione da condividere, ma in pochi giorni sono arrivate 80 iscrizioni – il doppio di quelle previste – anche da comuni cittadini.

Al termine del percorso, l’11 giugno, si svolgerà la prima maratona editoriale via web nella storia di Wikipedia: Padova coordinerà infatti il primo editathon online mai organizzato dalla più famosa enciclopedia collaborativa della rete, che coinvolgerà in contemporanea tutti i partecipanti al percorso formativo e anche coloro che già operano con Wikipedia o che sono interessati a comprenderne il funzionamento e potranno collegarsi da ogni parte del mondo per arricchire la pagina Wikipedia di Padova.

Dario Da Re spiega che “L’esercizio di scrittura e inserimento delle voci di Wikipedia è tutt’altro che fine a sé stesso. Lo abbiamo sperimentato anche in alcune scuole padovane lo scorso anno ed è una modalità interattiva e nuova per imparare un metodo di lavoro e di indagine: è importante conoscere le regole, è necessario verificare le fonti e non inserire mai opinioni personali; tutto deve essere verificabile e da fonte riconosciuta”. Anche per i volontari quindi è un buon modo di mettersi alla prova e di condividere il proprio sapere, oltre che di rendere di pubblico dominio l’immenso patrimonio storico, culturale e ambientale della nostra città.

Considerato che Wikipedia è tradotta in moltissime lingue, il secondo passo che si auspica il tavolo di lavoro è di poter tradurre le nuove voci grazie al coinvolgimento delle comunità straniere che vivono a Padova.