Persone, non numeri! è il titolo del Report 2018 di Caritas Padova redatto dall’Osservatorio delle povertà e delle risorse, giunto alla sesta edizione. Il Report analizza i dati raccolti nel 2018 nei Centri di ascolto diocesano e vicariali e nei Servizi di Caritas Padova e scatta la fotografia del disagio esistente. È «un lavoro di numeri che riportano a volti» sottolinea il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, nella Prefazione, un titolo che «ci dice l’elemento fondamentale da cui parte e sui cui si indirizza la Carità: l’amore per l’altro e la persona, che non è una cifra, un codice, un numero, ma è un mondo da incontrare, conoscere, amare. Nell’incontro, nella conoscenza, nell’amore troviamo anche gli ingredienti per un aiuto concreto e strade di emancipazione possibile, affinché dai numeri che stringono e affaticano il quotidiano, possa sbocciare il volto della persona, le sia riconosciuta dignità e prospettiva di vita buona».
Il Report 2018 disegna una situazione che ricalca sostanzialmente quella degli anni precedenti sottolineando però, ancora una volta, che le conseguenze della crisi economica del 2008 sono sempre presenti.
Nel 2018 si sono rivolte agli sportelli dei Centri di Ascolto diocesano e vicariali (presenti in 30 vicariati su 32) 2.239 persone (1.143 donne, 1.096 uomini) con un calo dell’8,5% rispetto al 2017 (erano 2.447), e con una diminuzione del numero di stranieri pari all’11,3% (sono passati dai 1.478 nel 2017 ai 1.310 nel 2018) e delle donne (-11,3%, dalle 1.288 nel 2017 alle 1.143 nel 2018). Calano anche gli italiani (-4,1%, passando da 969 a 929). La diminuzione sembra essere riconducibile a un maggior numero di stranieri che si spostano in altri Paesi in cerca di migliori e maggiori opportunità.
L’età maggiormente rappresentata riguarda la fascia 31-50 anni che rasenta il 53% del totale, e per il 41,5% si tratta di coppie con figli e subito dopo di persone sole(20.3%), che abitano sostanzialmente in affitto (61,4%).
Guardando al territorio la situazione è abbastanza omogenea; una diminuzione di persone straniere e un aumento di italiani che si rivolgono ai Centri di Ascolto, prevalenza di coppie con figli e di persone sole con disagi relazionali. Le problematiche abitative sono più evidenti in città e si registra una crescente incapacità di far fronte alle spese per la salute.
Le prestazioni hanno riguardato: interventi odontoiatrici (1.028), consulenze e segretariato (459), visite odontoiatriche (306), apparecchiature e materiale sanitario (103), prestazioni infermieristiche/igiene (78).
