Workshop online
Resilienza locale e rischio pandemico
L’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio Disastri (UNRRD) in collaborazione con il comitato europeo della Commissione delle Risorse Naturali Regionali e CEV – Centro Europeo Volontariato, ha tenuto un workshop virtuale con focus specifico sulla resilienza a livello locale e il rischio pandemico, come parte della Settimana Europea dei Comuni e delle Regioni 2020 e in occasione della Giornata internazionale per la riduzione del rischio disastri. L’evento, che ha riunito rappresentanti delle autorità locali e regionali da tutta Europa con l’obiettivo di parlare ad un vasto pubblico, ha posto il focus sulle buone prassi e sui numerosi sforzi di risposta, ripresa e resilienza a livello locale e regionale nell’affrontare la crisi pandemica dovuto al Covid-19, sottolineando anche il ruolo fondamentale dell’Unione Europea.
Nella sua introduzione Mami Mizutori ha sottolineato quanto la resilienza sia affare di tutti e, soprattutto, che la solidarietà è necessaria ad ogni livello. Lo sforzo esercitato dai rischi già esistenti e di quelli emersi da poco sull’intero sistema è molto importante, così come è cruciale il ruolo degli attori locali e regionali che si trovano “in trincea”, in primo piano nel costruire resilienza e ridurre il rischio.
Questa sessione è stata fondamentale per sottolineare la criticità e la dimensione degli impatti della crisi attuale e delle sfide che ci attendono in futuro, tuttavia ha anche fatto luce sugli sforzi per costruire una resilienza anche per gli shock futuri, a riprova della ricchezza di esperienze, innovazioni e potenziali opportunità che ci sono offerte da questa crisi.
Noémie Fompeyrine, dirigente del Paris Resilience Office del Comune della capitale francese, ha spiegato come la crisi dovuta alla pandemia Covid19 abbia spinto l’amministrazione parigina a pensare diversamente le misure già esistenti di resilienza e riduzione del rischio, il cui focus era ridurre lo stress cronico nel sistema.
Cecilio Cerdán Carbonero, direttore generale dell’ambito cooperazione e cittadinanza globale del Comune di Madrid in Spagna, ha posto l’attenzione sul fatto che moltissime persone che, prima del Covid19 non risultavano a rischio, si sono ritrovate improvvisamente vulnerabili ed in situazioni socioeconomiche precarie. Ogni futuro investimento dovrebbe includere aspetti di prevenzione del rischio e che garantiscano elasticità e resilienza.
Roberto Ciambetti, attivo in Regione Veneto (Italia) e membro del Comitato Europeo delle Regioni, ha condiviso le tante lezioni imparate a livello regionale nel costruire resilienza rispetto alle future ondate pandemiche, nonché ai disastri in generale. Come membro del Comitato Europeo delle Regioni, Ciambetti ha evidenziato il ruolo dell’Unione Europea nel supportare le città e le regioni dedicando sforzi e fondi alla crisi dovuta al Covid19.
Cristina Piva, assessora al volontariato e all’educazione presso il Comune di Padova (Italia), ha sottolineato quanto la resilienza di fronte ai disastri a livello locale sarebbe impensabile senza il contributo e l’impegno attivo delle comunità locali. Nella città di Padova, capitale europea del volontariato per il 2020, il ruolo dei volontari e delle volontarie è stato fondamentale per rispondere alle necessità insorte a causa della pandemia: tutti insieme, in collaborazione con l’amministrazione e la diocesi, hanno lavorato per evitare che una crisi sanitaria diventasse anche sociale.