Ricuciamo insieme la solidarietà – webinar 23 ottobre 2020

Il 23 ottobre, CEV ha tenuto il webinar “Ricuciamo insieme la solidarietà”.

Nel corso di questo webinar, supportato dal programma Europe for Citizens, sono state condivise strategie per combattere la stigmatizzazione e la discriminazione nei confronti di migranti, rifugiati e altre categorie svantaggiate e gruppi marginalizzati.

Il webinar è stato uno spazio dinamico e interattivo in cui volontari e volontarie hanno spiegato quali sono le strategie utilizzate da loro e dalle loro associazioni per contrastare la discriminazione, in che modo si può declinare il concetto di solidarietà e porre fine alle stigmatizzazioni nell’era delle fake news, e quali sono le modalità da loro adottate per integrare immigrati, rifugiati e altre minoranze all’interno delle comunità attraverso le attività di volontariato.

Hanno aperto l’incontro Lejla Sehic Relic, presidente CEV, Ilaria Ferraro, che ha portato i saluti del CSV di Padova, e l’assessora Cristina Piva, che ha portato il saluto del Comune di Padova. Hanno partecipato all’incontro Silvia e Vittoria, due operatrici di Amici dei Popoli, associazione che opera per la promozione dell’inclusione, della giustizia e della solidarietà e si propone di accrescere la conoscenza e la consapevolezza delle cause degli squilibri sociali per promuovere uno stile di vita che sia più sostenibile e rispettoso e per diffondere i valori dell’ospitalità e della multiculturalità.

Le operatrici Stefania e Claudia hanno presentato il Centro Veneto Progetti Donna, che da anni offre sostegno alle donne in Italia vittime di violenza; l’associazione è inoltre parte di un progetto che, lavorando con donne sopravvissute a situazioni di violenza e/o con donne coinvolte in programmi di protezione, vuole far riflettere e dibattere sui diritti umani, a partire da un esame sulla relazione che esiste tra la violazione dei diritti umani le situazioni di violenza e il riconoscimento del bisogno di protezione collegato con progetti di protezione umanitaria internazionale.

L’associazione Il Portico, che opera nel territorio della Riviera del Brenta, ha portato le testimonianze di operatori e volontari, alcuni immigrati, che sono stati accolti e si sono integrati all’interno dell’associazione.

L’Associazione 21 luglio di Roma, un’organizzazione non governativa indipendente nata nel 2010, ha illustrato i programmi dedicati alle comunità Rom e Sinti, di cui in particolare i volontari dell’associazione si occupano, partendo dalla protezione dei diritti dei bambini e dalla lotta contro ogni tipo di discriminazione.

È stata infine presentata la piattaforma Wish (Welcome, Integration and Support Hub for refugees and asylum seekers in Europe), nata nel 2018 come parte di un progetto ideato nel corso dell’assemblea generale del CEV. Lo scopo era quello di creare una piattaforma online che potesse mappare le iniziative che offrono supporto alle persone migranti in Europa. Questa piattaforma permette a rifugiati e richiedenti asilo di trovare organizzazioni e associazioni in grado di aiutarli e fornire loro sostegno e assistenza, e aiuta anche le varie associazioni di volontariato europee ad avere informazioni per facilitare la comunicazione tra loro e con le persone che queste
associazioni desiderano aiutare. ( https://www.europeanvolunteercentre.org/wish )

Considerazioni finali sul webinar:

“È un fatto triste che, anche in Paesi basati su principi democratici e che aderiscono ai valori europei, molti cittadini parte di minoranze continuino a vivere esperienze di discriminazione e stigmatizzazione. Questo può avere degli effetti negativi su molti aspetti della loro vita quotidiana, come ad esempio un’educazione e una scolarizzazione appropriate, l’accesso alle strutture sportive e ad ogni tipo di attività; la possibilità di ottenere un impiego giusto, stabile e tutelato; la possibilità di accedere ai servizi di cure e benessere e avere una buona qualità della vita.”

(Gabriella Civico, direttrice CEV)

Un gran numero di volontari e volontarie in Europa contribuisce, mettendo a disposizione tempo ed esperienze, ad attività di volontariato che cercano di combattere stigmatizzazione e discriminazione. Alcuni cercano di contenere, con azioni concrete e pratiche, le conseguenze negative menzionate nelle parole della direttrice CEV, mentre altri si confrontano con il problema partendo da una prospettiva differente, cercando di cambiare l’approccio degli altri cittadini che, attraverso i loro pregiudizi e i loro atteggiamenti, contribuiscono alla discriminazione delle minoranze.

Il webinar si è svolto in maniera dinamica e interattiva e ha dato l’opportunità ai vari partecipanti di spiegare che cosa significa per loro “ricucire la solidarietà”. Le organizzazioni che sono intervenute come “caso studio” hanno potuto illustrare le loro strategie e le attività che svolgono nel territorio di competenza per contribuire a ridurre quanto più possibile le discriminazioni, e hanno portato esempi positivi di esperienze portate avanti con successo e buone pratiche. È stato anche possibile discutere su come coinvolgere e integrare nuovi volontari facenti parte loro stessi di minoranze e possono essere delle potenziali difficoltà da superare per fare ciò.
È stato affrontato anche l’impatto dei media nell’epoca delle fake news, specialmente per quanto riguarda il ruolo che volontarie e volontari possono avere nel combattere hate speech e fake news.

Highlights:

“I nostri obiettivi sono superare i pregiudizi, prevenire le discriminazioni, combattere le diseguaglianze sociali attraverso azioni concrete sul territorio e promuovere il valore dell’intercultura.”

(Silvia Cecconi, Amici dei Popoli Padova)

“Qualsiasi stigmatizzazione ha una pluralità di cause. Non si può nascondere la polvere sotto al tappeto.”

(Giorgio Gozzo, Associazione Il Portico)

“Il 90% delle donne che arrivano in Italia dal mare hanno subito violenze sessuali e di genere”

(Claudia Pividori, Centro Veneto Progetti Donna)

“Creiamo uno spazio per i bambini stranieri affinché possano imparare l’italiano, per supportare la loro integrazione a scuola e fuori da scuola”

(Vittoria Cigana, Amici dei Popoli Padova)

“Offriamo supporto alle donne in Italia che sono vittime di violenza; ne abbiamo coinvolte alcune in un progetto che permetta di riflettere e discutere sui diritti umani; lavoriamo con sopravvissute e con donne che fanno parte di un programma di protezione”

(Stefania Loddo, Centro Veneto Progetti Donna)

“Per me è stato molto importante passare dall’essere aiutata ad aiutare altre persone”

(Kheida Khasueva, Associazione Il Portico)

“La nostra organizzazione promuove i diritti delle comunità Rom e Sinti in Italia e si adopera per la protezione di individui e di gruppi che vivono condizioni di estrema segregazione, attraverso la protezione innanzitutto dei diritti dei bambini e la lotta ad ogni tipo di discriminazione”

(Marco Zanne, Associazione 21 Luglio, Roma)

“La nostra associazione coordina 11 progetti di volontariato, abbiamo ospitato 41 volontari e abbiamo dato la possibilità a 16 di loro di fare esperienze all’estero”

(Mert Demir, Associazione Il Portico)