Tavoli di Lavoro
In preparazione al 2020 il comitato di Padova capitale europea del volontariato sta proponendo:
- Il coinvolgimento di tutti gli attori sociali, partendo dalle realtà del volontariato per arrivare alle istituzioni, alle imprese profit e non profit, alla scuola, all’università e ai media
- L’attivazione di rapporti virtuosi tra pubblico e privato per innescare processi positivi di sviluppo
- Un laboratorio culturale perché il prendersi cura non è solo un servizio, una prestazione, una donazione ma è soprattutto una relazione che ha bisogno di alimentarsi di pensiero, conoscenza, confronto e sguardo prospettivo d’insieme
Con queste premesse sono state individuate 7 aree di approfondimento che accompagneranno la discussione e la creazione del palinsesto per il 2020 attraverso la creazione di altrettanti tavoli di lavoro ed elaborazione.
I tavoli sono composti da rappresentanti del Terzo Settore, delle Istituzioni, delle categorie economiche, dell’Università, di enti di ricerca e agenzie formative, delle organizzazioni sindacali e dei media della provincia di Padova e del Veneto.
I lavori sono iniziati ad ottobre 2019 e proseguiranno fino a gennaio 2020 per l’elaborazione di nuove riflessioni e proposte concrete di azione da avviare nel corso dell’anno da capitale.
In questa sezione riportiamo per ciascun tavolo di lavoro una breve premessa che contestualizza il tema, le informazioni sui coordinatori e in allegato il “position paper” il documento di avvio dei lavori predisposto dai coordinatori.
Povertà e nuove emarginazioni
“Quello che i ricchi chiamano problema della povertà, i poveri lo chiamano problema della ricchezza”. La citazione di R. Tawney suggerisce la necessità di rivedere i fattori che compongono il fenomeno, ricombinarli e modificare le premesse grazie alle quali disegnare interventi più efficaci. È quindi necessario interrogare il giacimento di esperienze di quanti conoscono da vicino le espressioni della povertà e hanno provato a porvi rimedio. Esperienze nate dalla solidarietà, consolidate grazie a tentativi, errori, voci dei protagonisti.
I coordinatori del Tavolo
Mirko Sossai
Professore associato di diritto internazionale presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre, dove ha insegnato tutela internazionale dei diritti umani. Con Sant’Egidio coordina i servizi alle persone senza dimora in Veneto. Oltre alla propria produzione scientifica, ha curato il libro “Un’idea per Padova: ripensare la città per vivere insieme” (2017), coinvolgendo voci autorevoli in un dialogo sul futuro della città.
Federica Bruni
È assistente sociale, consulente di Fondazione di Opera Casa Famiglia, Irecoop Veneto, CCS Consorzio Cooperative Sociali, Innova srl, ESU di Padova, Acli di Padova, Fondazione Fenice Onlus. Lavora per le persone che, nella loro vita, si trovano in una fase di transizione, di passaggio. Devono quindi affrontare cambiamenti, spesso senza sapere come si fa: cercare lavoro, inserirsi in un territorio, accedere ai servizi, conciliare lavoro e famiglia, capire la normativa… Progetto e realizzo servizi perché le persone non siano sole di fronte a questi percorsi. È vicepresidente di Farmacie Comunali Padova SpA e della Organizzazione di Volontariato MoPL Movimento Progetto Lavoro.
Salute, sport e benessere
Padova Capitale Europea del Volontariato declinato secondo le indicazioni dell’Obiettivo 3 dell’Agenda ONU, vuol dire anche Capitale Europea della qualità della vita in una città a misura della persona, in particolare delle persone più fragili. Da sempre il volontariato sa leggere e rispondere con entusiasmo e spirito donativo ai bisogni delle persone più in difficoltà, riuscendo a contribuire a costruire una società più inclusiva. Proprio grazie alla collaborazione di più esperienze sarà possibile intraprendere delle iniziative di informazione e divulgazione dei corretti stili di vita rivolti a tutte le generazioni, per sostenere la crescita di una società più sana. E saranno proprio gli stimoli che sapranno dare tutti i volontari diversamente coinvolti che daranno soprattutto l’esempio di una società solidale.
I coordinatori del Tavolo
Fabio Toso
Laurea in Economia e Commercio. Dopo un’esperienza decennale nell’ambito delle Reti di Distribuzione commerciale si è orientato verso le attività non profit entrando nella Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus nel 2001 come Direttore della Residenza del Centro Nazareth. Attualmente è Direttore Generale della stessa Fondazione e membro del Consiglio di Gestione. È Presidente dell’Osservatorio Regionale Veneto del Lavoro dell’Associazione di categoria degli Enti no profit Uneba (Enti che si occupano di rispondere a diverse fragilità che riguardano i Disabili, i Minori e gli Anziani) e membro dell’Osservatorio Nazionale della stessa Associazione.
Marco Illotti
È amministratore di enti e tecnico in ambito immobiliare. Cavaliere della Repubblica al Merito Civile da sempre appassionato di sport, prima come atleta, poi come allenatore, dirigente e Presidente di società sportive dilettantistiche. Nel 2001 ideatore e fondatore di un progetto sportivo – educativo che ha dato vita ad una nuova Asd interparrocchiale fondendo 5 diverse realtà connesse dalla stessa intenzionalità educativa. Dal 2006 Presidente del Centro Sportivo Italiano Comitato provinciale di Padova, ente di promozione sportiva di ispirazione cristiana, di cui è stato anche membro della Presidenza Nazionale. Vive l’impegno nel volontariato sportivo come mezzo educativo e di promozione sociale inclusiva, in particolare per i giovani e le fasce più fragili.
Cultura e istruzione
Padova, capitale del Volontariato, è un’occasione unica e importante per fare rete e sinergia tra tutte le realtà padovane che si occupano a vario titolo di cultura, con il fine di promuovere la qualità della vita delle persone e il nostro patrimonio storico artistico e ambientale.
Cultura è intesa come crescita di conoscenza, di consapevolezza ed educazione al rispetto dell’altro, del bene comune, dell’ambiente e dei beni artistici che fanno la storia della Comunità a cui appartengono. Cultura come innovazione ma anche e soprattutto come rispetto per ogni forma vivente e inclusiva nei riguardi di chi è diverso, svantaggiato, più debole.
L’attività del Tavolo Cultura di Padova Capitale Europea del Volontariato si orienterà a progetti ed eventi volti a valorizzare il pluralismo esistente nel mondo del volontariato (come nella società civile nel suo complesso) all’interno di un quadro che consenta il mutuo riconoscimento della legittimità delle diverse visioni del mondo di ciascun soggetto è portatore, in modo da tornare a guardare al pluralismo e alla concorrenza tra diverse visioni del mondo come a una risorsa invece che una minaccia per la vita civile.
I coordinatori del Tavolo
Mirella Cisotto
Laureata in Lettere all’Università di Padova col massimo dei voti e la lode, ha conseguito un Master in Archeologia all’Università Cà Foscari di Venezia e un perfezionamento post-lauream in Didattica Generale e Museale all’Università di Roma Tre. Organizza eventi culturali, cura mostre d’arte, si occupa della valorizzazione del patrimonio storico-artistico-ambientale, collabora con diverse realtà istituzionali cittadine. Capo Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche del Comune di Padova sino al 2016, attualmente è Capo Delegazione del FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Padova e Consigliere Generale della Fondazione CARIPARO.
Alvise Schiavon
Svolge attività di docenza e ricerca universitaria nonché di formazione sia a livello universitario che di scuola secondaria superiore. Per quanto riguarda l’attività accademica i suoi principali interessi di ricerca si appuntano sulla storia del diritto e della politica, nonché sulla retorica antica e la teoria dell’argomentazione contemporanea. Accanto agli impegni accademici, da diversi anni partecipa a progetti legati alla formazione alla pratica del dibattito, del contraddittorio e dell’oratoria (tra gli altri il torneo di dibattito ‘A suon di parole’, diverse moot courts, la Debating Society dell’Università di Trento).
Ambiente e urbanistica
Abitare la città nel tempo dello sviluppo “glocale” e della crisi climatica rappresenta nello stesso tempo una sfida e una opportunità perchè il tema dell’ambiente e dell’uso sostenibile delle risorse naturali oggi non è più un tema tra gli altri, ma il tema da cui dipende gran parte del nostro percorso futuro. In questa prospettiva, il complesso rapporto tra ambiente, urbanistica e qualità sociale è cruciale per comprendere ed elaborare risposte in grado di governare le profonde trasformazioni socio-economiche di questo tempo. Il tema verrà affrontato nella prospettiva della sostenibilità che come è noto richiede un approccio integrato tra istanze ambientali, economiche e sociali, l’adozione di adeguati strumenti di analisi, valutazione e monitoraggio, l’impegno di tutti ad agire per il cambiamento.
I coordinatori del Tavolo
Matteo Mascia
Laureato in Scienze politiche e specialista in “Istituzioni e tecniche di tutela dei diritti umani” presso l’Università di Padova. Si occupa di sviluppo sostenibile, diritti umani, politiche ambientali, processi partecipativi di Agenda21 locale. Collabora con diverse realtà del Terzo Settore tra cui la Fondazione Lanza di cui è coordinatore del Progetto Etica e Politiche Ambientali; ADUSU – Associazione Diritti Umani – Sviluppo Umano; ISSASE – Innovazione per lo sviluppo sostenibile ambientale, sociale, economico; AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile di cui è tra i soci fondatori.
Marco Stecca
Esercita la professione di architetto confrontandosi con le diverse scale della progettazione architettonica: dall’urbanistica al retail design sia in Italia che all’estero. Collabora ai Laboratori di Urbanistica all’Università IUAV di Venezia e all’Università degli Studi di Padova. Nel 2014 è fondatore del gruppo d’architettura RSA. Il suo percorso professionale pone particolare attenzione a strumenti e regole per la comprensione del palinsesto urbano e individua nel progetto il principale strumento di trasformazione territoriale e architettonica.
Economia e sviluppo sostenibile
L’attenzione crescente al tema dei cambiamenti climatici in atto sta generando un importante dibattito pubblico sull’esigenza di ripensare il nostro stile di vita, investendo anche il nostro attuale modello economico. Occorre quindi partire da un approccio olistico, che tenga conto del fatto che i termini “economia” ed “ecologia” derivano entrambi dal greco “oikos”, termine che identifica la “casa” e che va inteso in senso ampio come complesso dei luoghi di vita. Il volontariato è da tempo considerato un indicatore importante del livello di sviluppo, benessere e coesione sociale di un territorio. Questa pratica può influenzare positivamente la vita delle imprese e della pubblica amministrazione, migliorando il sistema economico e quello del welfare.
I coordinatori del Tavolo
Marco Piccolo
Grazie al servizio civile svolto nei primi anni ’80 con persone “fragili”, inizio ad interessarmi di come l’economia e la finanza dovrebbero tener conto di valori non economici, come la solidarietà, l’equità, la dignità umana, il rispetto dell’ambiente. La formazione scout ricevuta mi spinge ad impegnarmi, più che nella critica, nella ricerca di percorsi di trasformazione dell’economia. Questo fil rouge mi porterà a partecipare alla creazione di una delle prime esperienze di risparmio alternativo (coop. MAG 3) e successivamente allo sviluppo del commercio equo e solidale, e quindi alla creazione di una Banca Etica. Un percorso iniziato come volontario e trasformatosi negli anni in una professione che mi permette di vivere il lavoro in coerenza con i miei valori.
Tecnologia e innovazione
Se da un lato le tecnologie digitali potrebbero comportare uno scenario di criticità soprattutto nel mondo del lavoro pensato nella tradizione classica del termine, l’innovazione in ambito sociale e ambientale, l’economia circolare, lo sviluppo sostenibile delle imprese, la mobilità del futuro, la “sharing economy”, potrebbero creare nuovi posti di lavoro tali da compensare le posizioni perse per l’avvento delle tecnologie digitali e dell’automazione.
Anzi, le tecnologie potrebbero diventare la chiave di volta per lo sviluppo sostenibile e per una economia basata sulla circolarità. In questo contesto la nostra città insieme alla sua Università e a tutti gli attori principali che le gravitano attorno sono chiamate ad assumere un ruolo importante per la rinascita del nostro territorio, facendosi promotrici di iniziative volte a creare un humus favorevole per far diventare Padova “la città dell’innovazione”, da non adoperarsi come slogan, ma come punto fermo dal quale partire per creare concretamente quell’hub dell’innovazione che funga da punto di incontro tra ricerca, e impresa, tra educazione e società civile, e polo di attrazione per i talenti provenienti da tutto il mondo.
I coordinatori del Tavolo
Fabrizio Dughiero
Fabrizio Dughiero è docente universitario, ricercatore e prorettore dell’Università di Padova, con delega al “trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese”. È autore di oltre 170 pubblicazioni su riviste internazionali e socio fondatore di due società di spin-off dell’Università di Padova. La sua vera passione è l’elettrotermia, vale a dire lo studio e l’applicazione pratica della conversione dell’energia elettrica in calore, soprattutto nel settore delle applicazioni industriali, biomediche e “cooking” dell’elettrotermia, a partire dal riscaldamento a microonde e a induzione. In qualità di prorettore coordina e promuove le iniziative di collaborazione e progettazione condivisa con il mondo produttivo.
Pace, diritti umani e cooperazione internazionale
Il tavolo “Pace, diritti umani e cooperazione internazionale” si è trovato dinnanzi ad una sfida interessante: creare progettualità sul tema “Il volontariato è ponte fra i popoli e, in particolare, il volontariato internazionale impegnato per i diritti umani, è manifestazione di solidarietà e universalità tra individui e comunità”.
Nel 2015 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione 70/129 con cui ha riconosciuto il volontariato come elemento chiave per la costruzione della pace e lo sviluppo, lodando “i positivi contributi del volontariato nazionale e internazionale nella prevenzione dei conflitti e la promozione della pace, riaffermando l’importanza di integrare il volontariato nei processi di peacebuilding, prevenzione, costruzione di coesione sociale e solidarietà”.
Guardando anche all’Agenda ONU 2030 che propone 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile da raggiungere entro il 2030 si è sentito il bisogno di definire i contenuti di alcune questioni da elaborare con una certa determinazione e da affrontare per poter orientare i progetti con lo scopo di costruire un modello di sviluppo umano più sostenibile a livello globale.
I coordinatori e le coordinatrici del Tavolo
Amici dei Popoli, Associazione di Cooperazione e Solidarietà, Associazione per la Pace, Emergency, Festa dei Popoli, Fondazione Etimos, Fondazione Fontana onlus, Kito onlus, Movimento Internazionale della Riconciliazione, realtà del terzo settore appartenenti all’Area Pace, diritti umani e cooperazione internazionale del registro delle associazioni del Comune di Padova, hanno assunto il coordinamento di questo tavolo.
I principali obiettivi perseguiti sono:
- lavorare per un mondo più inclusivo ed accogliente;
- promuovere l’educazione alla pace come strumento per la costruzione di contesti di incontro e dialogo alla scala locale e globale;
- sostenere la gestione nonviolenta dei conflitti per costruire una società rispettosa delle diversità, aperta alla convivenza e alla conoscenza dell’altro;
- promuovere pratiche di solidarietà, equità, interscambio in una logica di rete finalizzata al bene comune, la principale posta in gioco del nostro futuro.