La contemporaneità ci ha consegnato una ipotesi illusoria: che la traiettoria della nostra libertà sia tanto più ampia, ricca e realizzata solo se “slegata” da ogni relazione percepita come vincolo. L’esito, però, è stata una progressiva individualizzazione che ha portato alla frammentazione dei nostri contesti, oggi pervasi da un trasversale senso di illeggibilità, da solitudine e insicurezza, ma anche a un’economia finanziarizzata sganciata dalla vita reale delle persone e del territorio, e ad istituzioni svuotate di visione e senso.
La crisi del 2008 e i suoi significati, da un lato, e le tensioni sociali, economiche e politiche che in molte parti del globo stanno esitando in forme reattive di chiusura comunitaria che mettono in fibrillazione gli assetti democratici così faticosamente conquistati dal dopoguerra dall’altro, ci costringono ad interrogarci.
Il lavoro condotto in questi anni attorno alla generatività sociale ha portato a disegnare un’alternativa possibile: un modello di sviluppo che definiamo “sostenibile e contributivo”. E’ sostenibile e contributivo perché pensa la possibilità di un mondo sostenibile a partire da un desiderio vivo e vitale di persone, imprese, organizzazioni di essere parte e “contribuire” – appunto – con la propria originale dotazione alla promozione di una vita buona e piena per tutti.
È questa visione che vogliamo condividere con la proposta della giornata padovana.
Dopo le prime tre edizioni milanesi, sarà infatti Padova, Capitale Europea del Volontariato 2020, ad ospitare la nuova GIORNATA DELLA GENERATIVITA’ SOCIALE 2019, sabato 23 novembre.
“Padova Capitale Europea del Volontariato” rappresenta una opportunità unica – per il Veneto, per l’Italia – per mettere a tema la questione del “legame sociale”, per ripensare a cosa, oggi, unisce le persone che vivono uno stesso territorio e che le rende pensabili nei termini di “comunità”.
L’appuntamento – di respiro nazionale ma dalla vocazione profondamente territoriale – punta a far incontrare coloro che, generativamente, desiderano contribuire ad un nuovo sviluppo per le loro organizzazioni, territori, comunità e più ampiamente per l’intero Paese.
“TRANSIZIONI. IMPARARE A MUOVERSI IN UN NUOVO AMBIENTE” è il titolo scelto per questa nuova edizione.
Insieme a protagonisti del mondo culturale, scientifico, imprenditoriale, verranno messi a tema tre grandi passaggi che richiedono nuovi mindset, categorie, logiche di azione.
Anzitutto la transizione ecologica, che richiama i grandi temi dell’ambiente e delle risorse, ma anche la qualità della vita di persone e territori. La seconda transizione è quella organizzativa e avrà come focus il lavoro, l’intrapresa e la formazione. L’attenzione andrà sulla necessità di un nuovo paradigma orientato a far crescere e valorizzare persone e competenze, superando un approccio estrattivo e strumentale. Infine, si parlerà di transizione comunitaria, dove l’attenzione sarà posta sui beni comuni e sui loro possibili modelli di governance quale volano di una nuova crescita territoriale caratterizzata da nuove alleanze tra attori sociali diversi.
Obiettivo della giornata è provare a formulare una agenda capace di traghettarci verso un nuovo modello di sviluppo e insieme stipulare nuove alleanze, per dare forza e sostanza ad un cambiamento sempre più urgente.
L’evento è gratuito e aperto a tutti gli interessati previa iscrizione.
Qui il link per iscriversi