Come comunicare il valore del volontariato all’interno dell’organizzazione e soprattutto all’esterno, agli stakeholder e agli stessi volontari?
Anche la Riforma del Terzo Settore sottolinea l’importanza al ruolo della comunicazione istituzionale e non finanziaria nelle attività delle organizzazioni.
Giacomo Boesso – Professore ordinario di Economia Aziendale, Università di Padova e ospite del terzo webinar del ciclo “Il valore del volontariato” – ha spiegato nel corso dell’incontro perché il fattore comunicazione è fondamentale anche nel mondo del Terzo Settore. Un settore che è in crescita e necessita di nuove competenze per avere maggiore impatto nel territorio in cui interviene.
Che cosa prevede quindi la nuova Riforma? Che ci sia una comunicazione integrata: messaggi istituzionali, bilancio sociale e valutazione di impatto. Poi è prevista anche la comunicazione gestionale (dedicata ai volontari), quella commerciale (bilancio economico, rendiconto di cassa) e quella economico-finanziaria (marketing, promozione, fundraising). Saper comunicare è fondamentale per la crescita ed ha a che fare con la strategia aziendale anche in un ente del Terzo Settore.
Fare comunicazione e raccontarsi è un investimento e costa, sotto ogni punto di vista. Per entrare in questa logica non bisogna stravolgere l’operato della propria associazione, bensì strutturarlo e i costi che ci sono per la comunicazione, vengono ripagati perché raccontandosi ed esponendosi si riescono a raggiungere altre persone, soggetti con stessi ruoli e obiettivi diversi che riescono a far conoscere e a delineare la propria attività.
Questo approccio diventa anche strumento di gestione interno, perché permette di darsi un codice, di allineare i comportamenti e di definire i valori di cui l’ente si fa portatore. Questo rende più facile coinvolgere nuovi volontari che, sin da subito, capiscono che cosa andranno a fare e secondo quali valori. La comunicazione delle proprie attività è uno strumento strategico dà valore all’associazione e ad ogni singolo attore, favorendo il senso identitario dell’organizzazione. Questo facilita anche il fenomeno del volontariato fluido e permette di ingaggiare persone anche per breve tempo. Per le associazioni non è sufficiente fare il bene: il bene va fatto bene e l’aspetto comunicativo, sotto questo aspetto, è decisivo. La Riforma del Terzo Settore va quindi vista come opportunità di sfida per le organizzazioni, che possono raccontarsi e trasmettere il loro valore all’esterno.
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Nei mesi di dicembre 2020 e gennaio 2021 si è svolto il ciclo di incontri online “Il valore del volontariato” promossi da Padova capitale europea del volontariato con la collaborazione scientifica del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno” dell’Università di Padova, grazie al contributo di Unicredit nell’ambito del percorso ImpresaèComunità.