La Guida glocale alla pace per amministratori coraggiosi e non è stata presentata durante Echi di Pace lo scorso 26 marzo, l’evento principale degli Stati generali della Pace e della Nonviolenza nel Veneto, progetto promosso da 15 organizzazioni e associazioni impegnate nel Tavolo Pace, Diritti Umani e Cooperazione Internazionale attivo nel contesto di Padova Capitale Europea del Volontariato 2020.
La pubblicazione parte dalla parola glocale coniata negli anni ’80 per rappresentare la politica che si concentra contemporaneamente sulla dimensione planetaria e su quella locale. Infatti per gli autori deve essere chiaro – fin al titolo – che se per comodità espositiva la trattazione è distinta per livelli successivi (locale, nazionale e internazionale), la costruzione di modelli e ordini di pace è un impegno che investe ogni livello delle nostre società.
“Questo è ancor più vero nella nostra epoca dove i processi di globalizzazione comportano costanti e complesse interazioni fra le dimensioni delle strutture politiche, sociali ed economiche di tutte le società del pianeta”.
Dunque la cultura di pace vive in stretta connessione tra “il locale” e “il globale”.
La prima sezione della guida è dedicata ad un catalogo di proposte di Pace rivolte agli amministratori e funzionari delle autonomie locali, ai responsabili di altri Enti territoriali e al mondo associativo “per passare dalle parole ai fatti”.
Le attività proposte sono presentate attraverso dodici schede, formulate nei loro tratti essenziali, ma con note di rimando per esemplificazioni e approfondimenti. L’intento è di proporre uno strumento agile nel quale siano tuttavia presenti delle indicazioni che consentano ulteriori indagini degli argomenti trattati. Si va ad esempio dalla adesione e partecipazione attiva dei Sindaci all’associazione internazionale “Mayors for Peace” (Sindaci per la Pace) all’assegnazione ad un Assessore della delega alla pace e la costituzione di un Ufficio Pace; oppure dalla acquisizione e riconversione di ex strutture militari agli scambi internazionali di pace.
“La lista delle dodici attività non ha ovviamente alcuna pretesa di esaustività ma va vista come una piattaforma – solida in quanto validata dall’esperienza – dalla quale partire per sviluppare nuove attività in questo settore” chiosano gli autori.
La seconda sezione è dedicata alla riflessione critica sull’evoluzione della legislazione della Regione del Veneto in materia di cultura di pace; tra gli obiettivi c’è anche quello di fornire un rinnovamento di tali strumenti normativi in modo che il Veneto diventi realmente quella “terra di Pace” sancita da una recente Legge del 2018, varata dal Consiglio Regionale nella precedente legislatura.
La Guida si chiude con una terza sezione che ospita alcune riflessioni, e conseguenti proposte di azione per la pace, che fanno riferimento a problematiche di particolare attualità e che si riferiscono perlopiù alla dimensione nazionale e internazionale: la proliferazione delle armi nucleari, la vendita di armi a paesi impegnati in politiche di guerra e le “banche armate”, cioè il ruolo della finanza internazionale nel supportare la produzione di armi.
La conclusione degli autori nel presentare la guida torna a ricordare l’obiettivo iniziale, quello cioè di fornire uno strumento utile e pratico. La constatazione amara infatti è che nel nostro paese gli auspici e le declamazioni ideali a favore della pace (futura) si sprecano, ma rimangono, nella quasi totalità dei casi, solo delle semplici parole che non si traducono in fatti.
“Il senso di questo catalogo è quello di fornire un piccolo, ma speriamo significativo, contributo di idee per la realizzazione di concrete iniziative di pace.
Crediamo che realizzabilità delle proposte possa fornire ai promotori un senso di fiducia sul fatto che la pace è possibile: dagli ambiti territorialmente circoscritti a quello nazionale, fino a raggiungere la dimensione internazionale”.