Gabriella Civico, Direttrice del Centro Europeo del Volontariato ha salutato i volontari e le volontarie padovane in occasione della cerimonia di chiusura del 30 aprile 2021

Nel febbraio 2020 ho avuto il grande piacere di essere presente a Padova per la Cerimonia di Apertura dell’anno padovano come Capitale Europea del Volontariato.

Che evento fantastico è stato! Essere insieme ad altre delegazioni candidate a Capitale Europea del Volontariato e ai comuni vincitori, ai politici e a molti, molti volontari e futuri volontari!

Ho lasciato Padova aspettandomi di tornare più volte nel corso del 2020 – per avere l’opportunità di approfondire le ragioni per cui Padova è stata scelta per il titolo – perché Padova sia un esempio così fulgido per altri comuni europei.

Questi viaggi ovviamente non sono avvenuti, poiché tutta la nostra attenzione si è concentrata sull’adattamento delle nostre vite e sui piani per minimizzare l’impatto di questa terribile pandemia. Sono rimasta colpita da un messaggio lanciato da Padova: “Non lasciamo che una crisi sanitaria si trasformi in una crisi sociale!”. Questo sentimento risuonava con la situazione vissuta da tanti di noi in tutta Europa, che cercavamo attivamente di sostenere e soddisfare i bisogni delle persone in modi che non sapevamo nemmeno fossero possibili.

Come viviamo la nostra vita nel 2021 è, sotto molti aspetti, irriconoscibile da poco più di un anno fa, nel 2020, quando ero a Padova. Ma sotto tanti altri punti di vista, niente è cambiato.

L’importanza del volontariato come espressione di cittadinanza attiva rimane fondamentale per mettere in atto i valori europei e realizzare l’uguaglianza e l’inclusione per tutti.
Le persone rimangono come soggetti disposti – il volontariato come strumento per identificare e implementare soluzioni collettive a sfide comuni, realizzate di propria spontanea volontà e senza aspettarsi nulla in cambio.

Resta il fatto che, laddove esistono forti partenariati intersettoriali, in particolare tra le autorità locali e le organizzazioni delle infrastrutture di volontariato, vi è una maggiore resilienza alle avversità e chiaramente una maggiore capacità di rispondere in modo tempestivo e flessibile alle nuove esigenze, pur continuando a soddisfare quelle esistenti.

Il non esserci potuti recare a Padova per vedere con i nostri occhi le strutture esemplari e le relazioni che esistono tra entità e tra persone, che erano al centro della strategia per prevenire un peggioramento della crisi sociale – è servito a sottolineare ulteriormente una questione che a CEV sta molto a cuore.

Essere europei, mettere in pratica i valori europei, non è prima di tutto viaggiare, non è soprattutto attraversare le frontiere e vivere direttamente altre realtà, ma si tratta di quello che facciamo a casa, come viviamo la nostra vita quotidiana nel quadro dei valori europei.
Come ci sforziamo per realizzare una società democratica inclusiva con pari opportunità per tutti di poter svolgere il proprio ruolo.

Grazie all’uso esteso dei media e dei servizi di comunicazione basati su Internet, e alle squadre dedicate di persone che preparano tutti i materiali, le attività realizzate a Padova, sin da quando è stata annunciata come Capitale Europea del Volontariato 2020 ad Aarhus nel dicembre 2018, sono state visibili a tutti noi.

Questa cerimonia di chiusura non è la fine, ma piuttosto una pietra miliare prima della prossima fase dello sviluppo del volontariato in Europa.

Quest’anno, il 2021 è il decimo anniversario dell’Anno Europeo del Volontariato, #EYVplus10. Al CEV abbiamo preparato un progetto di Blueprint per il volontariato europeo 2030, #BEV2030 che sarà discusso dai membri del CEV, tra cui CSV Padova, nella nostra Assemblea Generale che avverrà online a maggio 2021. Sarà quindi possibile realizzare una più ampia consultazione delle parti interessate, prima di approvare la versione finale a settembre 2021 con la seconda Assemblea Generale CEV del 2021. I risultati dei gruppi di lavoro tematici collegati agli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile stabiliti a Padova, forniranno una ricca fonte di informazioni e contenuti per il Blueprint.

Un altro importante processo che inizia ora nel 2021 e proseguirà nel 2022, è la Conferenza sul Futuro dell’Europa. Nell’ambito della “Convenzione europea della società civile per il futuro dell’Europa” CEV presiede congiuntamente il gruppo tematico su “La nostra vita europea”, compresi i sottotemi relativi a diritti e valori europei, migrazione, sport, ruolo dell’Europa nel mondo e sicurezza.

Il Blueprint, e i risultati dell’intenso lavoro di Padova in questi ultimi due anni, forniranno un contributo cruciale a queste discussioni e alle conclusioni che saranno presentate nel 2022 ai politici europei che guideranno la Conferenza sul Futuro dell’Europa.

Il 2021 è l’ultimo anno del programma Europa per i cittadini. Questo programma ha sostenuto lo sviluppo del Concorso di Capitale Europea del Volontariato sin dalla sua istituzione nel 2013. Siamo molto grati per questo sostegno che ha permesso al concorso di crescere e raggiungere i nostri obiettivi quali quelli di mostrare quei comuni che meglio sostengono i volontari e il volontariato e che sono fonte di ispirazione a coloro che vorrebbero fare di più.

L’esempio di Padova ha realizzato entrambe queste cose con dignità e coraggio in circostanze estremamente difficili.
Tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa di Padova Capitale Europea del Volontariato 2020 hanno dimostrato la ferma volontà di fornire ai volontari di Padova, alle organizzazioni che fungono da sostegno e incoraggiamento per le loro attività, nonché ai responsabili politici e ai dipendenti comunali nel loro ruolo di abilitazione, il loro meritato riconoscimento e dedicato momento sotto i riflettori.

Tutti noi del CEV vi ringraziamo per questo: per questa opportunità di vedere più in dettaglio i modi in cui il volontariato e la solidarietà sono così profondamente e fortemente cuciti nel tessuto della vostra vita. Abbiamo fatto tesoro dei quadrati lavorati a maglia che abbiamo ricevuto quando Padova ha presentato la sua candidatura per diventare Capitale Europea del Volontariato 2020 nel 2018. Ci auguriamo che anche voi, nonostante le avversità, custodirete come un tesoro le vostre esperienze come la Capitale Europea del Volontariato 2020.

Molte altre persone legate al CEV, tra cui, e in particolare i membri del Board del CEV, vorrebbero essere lì con voi oggi. Poiché questo non è possibile, ecco solo una selezione di messaggi di apprezzamento da parte di alcuni di noi.

A presto!

 

E qui il video-intervento: