Come parte del processo di ripresa post-crisi, il CEV – Centro Europeo per il volontariato – ha richiamato i decisori politici a “cambiare marcia” nei confronti delle politiche e dei programmi di volontariato, spiegando che questo intervento dovrebbe includere un maggiore focus, intensità e rapidità negli investimenti e nello sviluppo di partnership con organizzazioni che coinvolgono volontari e volontarie. Il CEV sostiene che questo porterebbe ad una situazione che valorizza l’energia, l’esperienza e l’impegno dei volontari per la salute, il benessere e la solidarietà in Europa, evitando di sfruttare il lavoro volontario nei settori profit.

Sulla base del nostro documento “Cambio di marcia“, con un focus particolare sul ruolo del volontariato nel percorso di ripresa post COVID19 il CEV – Centro Europeo per il volontariato – sta dando vita al nuovo “Piano per il volontariato europeo 2030”.

Questo piano sarà complementare al PAVE – the Policy Agenda for Volunteering in Europe, con una maggior attenzione al cuore e all’anima del volontariato, rispetto all’analisi delle procedure qualitative, infrastrutturali e delle cornici legali: quali valori si esprimono attraverso il volontariato, come il volontariato è espressione di democrazia e solidarietà e come rafforza la comprensione di quest’ultima.

L’obiettivo è cambiare la prospettiva dei decisori politici sul volontariato che non può più essere visto come un bacino di persone con grande potenziale orientato alla singola azione: i volontari vanno approcciati e accompagnati nella comprensione di ciò che stanno facendo, che non è solo conseguenza pratica e quantitativa della loro azione. L’azione volontaria gioca un ruolo nella coesione sociale, nelle relazioni interpersonali, nell’unire le persone e nel tenere aperti dialogo e comunicazione. In poche parole, rende palpabili i valori europei. Questi fattori saranno senza dubbio importanti nella selezione della Capitale Europea del Volontariato per il 2023, le cui candidature sono ufficialmente aperte.

Oltre a questo importante documento, come CEV continuiamo il nostro impegno come partner in altri progetti europei su una vasta varietà di temi come il volontariato in carcere, la costruzione delle basi per progetti di volontariato internazionale, la valutazione delle competenze acquisite attraverso il volontariato, il volontariato in famiglia, l’inclusione sociale dei/delle giovani attraverso il volontariato, il volontariato nelle situazioni di crisi e il Service Learning.

Il lavoro portato avanti dal gruppo di esperti sulla mobilità dei giovani volontari e della solidarietà oltre confine è concluso. Le raccomandazioni di questo gruppo di lavoro sono state trasferite al Consiglio Europeo e verranno adottate durante la presidenza portoghese del Consiglio. Grazie ai nostri sforzi di advocacy, il nuovo CV Europass include la possibilità di riportare le proprie esperienze di volontariato in un paragrafo specifico del curriculum vitae, in linea con le sezioni relative alle esperienze lavorative e alle certificazioni. In collaborazione con DG EMPL continuiamo a contribuire allo European Qualifications Framework Advisory Group, dando i nostri consigli per il secondo European Validation Festival del 2021 e alla revisione delle “Linee guida europee nella valutazione dell’apprendimento non-formale e informale“.

Insieme ad altri membri della Civil Society Europe abbiamo continuato ad assicurare la nostra presenza nell’ambito della “Conferenza sul futuro dell’Europa” e nei piani nazionali di Recovery tramite i fondi Next Generation EU. Abbiamo anche preso parte al lancio del “Forum della Società civile sul futuro dell’Europa” e, assieme ad altri organizzazioni europee come membri della SDG Wathc Europe, stiamo continuando a fare la nostra parte nella crescita del gruppo MEPs4SDG: un gruppo informale e dedicato ai membri del Parlamento europeo impegnati per lo sviluppo sostenibile.

Continua la nostra collaborazione con il Volunteering Interest Group nel Parlamento Europeo. Il loro supporto e il loro impegno sul tema del volontariato sono stati cruciali nel far sì che le opinioni del CEV fossero ascoltate nel processo di sviluppo della nuova fase dei Corpi Europei di Solidarietà dal 2021 -2027, con l’aggiunta del volontariato in situazioni umanitarie.

Il CEV è stato partner dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio Disastri (UNDRR) e del Comitato Europeo delle Regioni nell’organizzazione di un workshop virtuale dal titolo “Resilienza a livello locale e rischio pandemico”, nell’ambito della settimana europea delle regioni e delle città 2020. Cristina Piva, assessora al Volontariato e all’Educazione del Comune di Padova, Capitale Europea del Volontariato 2020, ha evidenziato come la resilienza di fronte ai disastri a livello locale non sarebbe possibile, e la pandemia ne è stata prova, senza il contributo e l’impegno dei volontari.

La prossima opportunità di discussione e scambio sul volontariato a livello europeo sarà assieme a EESC SOC Section, quando si terrà il 4 marzo, nell’ambito dei giorni della Società Civile 2021, un webinar dal titolo “Il ruolo e il valore economico dei volontari sulla strada della ripresa e oltre“. Tutti sono invitati a partecipare.

CEV sottolineerà il fatto che il volontariato è fondamentale per la resilienza della comunità e per questo è cruciale che venga considerato parte integrante della pianificazione di prevenzione e risposta alla crisi che dovrà tener conto di tutta la conoscenza, l’esperienza e il potenziale dell’attivismo e della società civile organizzata. Evidenzieremo anche come il volontariato in tempo di crisi necessiti di un’attenzione particolare, di pianificazione e organizzazione e di strutture per il coordinamento. Il supporto necessario per il volontariato episodico e di emergenza deve essere preparato in anticipo con adeguato supporto e finanziamento.

As part of the post-crisis recovery process, CEV has called for policymakers to “Step Up a Gear” regarding volunteering policies and programmes, explaining that this “change of gear” should include increased focus, intensity and speed of investment and partnership development with volunteer-involving and volunteer infrastructure organisations.

CEV believes that this would lead to a situation that more properly reflects the importance of the energy, expertise, and commitment of volunteers for health, well-being and solidarity in Europe, whilst avoiding the exploitation of volunteers in for-profit settings. Building on our “Change of Gear” document, we are now drafting the new “Blueprint for European Volunteering 2030”. The Blueprint will complement PAVE – the Policy Agenda for Volunteering in Europe, exploring less on procedural matters of quality, infrastructure and legal frameworks, and more on the heart and soul of volunteering: what values are being expressed through volunteering; how volunteering is an expression of democracy and solidarity and how it strengthens understanding of democracy and solidarity. We aim to enable policy makers to move away from seeing volunteers solely as a source of people-power with a purely task oriented approach and help them better understand not only the practical outputs of volunteering, but also the role that volunteering has to play in social cohesion, in interpersonal relationships, in bringing people together and keeping the communication and dialogue open between ourselves and each other – making European values a reality.

Aside from the blueprint, we continue our engagement as partners in other EU projects on a variety of topics such as: Volunteering in prisons; Building capacity for International Volunteering projects; Validation skills and competencies acquired through volunteering; Family Volunteering; Social inclusion of youth through volunteering; volunteering in crisis situations and Service Learning.

The work of the Expert Group on Mobility of Young Volunteers and Cross Border Solidarity has concluded. The recommendations from the group have been sent to the European Council and are due to be adopted during the Portuguese Presidency of the European Council. Thanks to our advocacy efforts, the new Europass CV includes the possibility for users to explicitly reference their volunteering experiences in a separate section in the CV alongside sections on employment history or formal education qualifications for example. Also in collaboration with DG EMPL we continue contributing to the European Qualifications Framework Advisory Group giving our suggestions for the 2nd European Validation Festival in 2021 & to the revised “European Guidelines Validating Non-Formal and Informal Learning.”

Together with the other Civil Society Europe members we have continued to try to ensure that we will have a specific way to contribute to the “Conference on the Future of Europe” and to the National Recovery Plans using the Next Generation EU funds. We also participated in the Launch of the “Civil Society Convention on the Conference on the Future of Europe” and, together with other European organisations as members of SDG Watch Europe, we have been contributing to the continued development of the MEPs4SDGs group, a dedicated, informal group open to MEPs committed to sustainable development.

We continue to collaborate with the Volunteering Interest Group in the European Parliament. Their support and commitment to volunteering has been crucial in making CEV opinions heard in the process towards development of the next phase of the European Solidarity Corps from 2021 – 2027 with the incorporation of the Volunteering in Humanitarian situations strand.

CEV partnered with The United Nations Office for Disaster Risk Reduction (UNDRR), and the European Committee of the Regions Natural Resources Commission to hold a virtual workshop on “Local Level Resilience and Pandemic Risk”, as part of EWRC2020. Cristina Piva, Councillor for Volunteering and Education of the City of Padova (Italy), EV Capital 2020, made the critical case that resilience to disasters at local level would not be possible without the contribution and engagement of Volunteers.

The next opportunity to discuss and exchange on volunteering at the European level will be
together with the EESC SOC Section, when we will organise, as part of the 2021 Civil Society Days on 4th March, a webinar entitled “The Role and Economic Value of Volunteers In the Road to Recovery and Beyond” and everyone is invited to participate. CEV will highlight the fact that volunteering is an important part of community resilience and therefore it is crucial for it to be an integral part of the crisis prevention and response community planning that will take into account all the knowledge, experiences and potentials of civic activism and organised civil society. We will also stress how volunteering in crisis needs special attention, planning and organisation and that structures for the coordination and support needed for episodic emergency volunteering need to be ready in advance with adequate and suitable support and funding.