Il 25 luglio scorso si sono riuniti i coordinatori dei 7 tavoli di lavoro tematici previsti dal percorso di Padova capitale europea del volontariato.

Si tratta di 9 personalità interessanti, che ricoprono incarichi anche a livello nazionale, provenienti dal mondo universitario, sociale e istituzionale oltre ad un collettivo di associazioni.

Il tavolo “Povertà e nuove emarginazioni” partirà da questa affermazione: “Quello che i ricchi chiamano problema della povertà, i poveri lo chiamano problema della ricchezza”, citazione di R.Tawney che suggerisce la necessità di rivedere i fattori che compongono il fenomeno. A guidare il gruppo di lavoro saranno Federica Bruni, assistente sociale, consulente per diverse realtà no profit ed impegnata in particolare ad affiancare le persone che, nella loro vita, si trovano in una fase di transizione e Mirko Sossai che coordina i servizi in Veneto della Comunità di Sant’Egidio a favore delle povertà estreme ed è professore associato di diritto internazionale presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Roma Tre.

L’obiettivo 3 dell’Agenda 2030 sarà declinato nel tavolo “Salute sport e benessere” e mira a portare Padova ad essere anche capitale europea della qualità della vita, per una città a misura della persona, in particolare delle persone più fragili. Obiettivo ultimo è contribuire a costruire una società più inclusiva. E di inclusione ne sa qualcosa il coordinatore Fabio Toso, direttore generale della Fondazione OIC e membro del Consiglio di Gestione.

Padova, capitale del Volontariato sarà un’occasione unica e importante per fare rete e sinergia tra tutte le realtà padovane che si occupano a vario titolo di cultura, con il fine di promuovere la qualità della vita delle persone e il nostro patrimonio storico artistico e ambientale. Ne sono convinti Mirella Cisotto e Alvise Schiavon, coordinatori del tavolo “Cultura e istruzione”. Le esperienze di entrambi potranno ben integrarsi: Cisotto è stata Capo Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche del Comune di Padova sino al 2016, attualmente è Capo Delegazione del FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Padova e Consigliere Generale della Fondazione CARIPARO. Schiavon svolge attività di docenza e ricerca universitaria nonché di formazione sia a livello universitario che di scuola secondaria superiore. Per quanto riguarda l’attività accademica i suoi principali interessi di ricerca si appuntano sulla storia del diritto e della politica, nonché sulla retorica antica e la teoria dell’argomentazione.

Cruciale sarà anche il tavolo “Ambiente e urbanistica”, tematiche quanto mai attuali. Abitare la città nel tempo dello sviluppo “glocale” e della crisi climatica rappresenta nello stesso tempo una sfida e una opportunità perchè il tema dell’ambiente e dell’uso sostenibile delle risorse naturali oggi non è più un tema tra gli altri, ma il tema da cui dipende gran parte del nostro percorso futuro. In questa prospettiva condurrà i lavori Matteo Mascia che si occupa di sviluppo sostenibile, diritti umani, politiche ambientali, processi partecipativi di Agenda21 locale. Collabora con la Fondazione Lanza di cui è coordinatore del Progetto Etica e Politiche Ambientali; ISSASE – Innovazione per lo sviluppo sostenibile ambientale, sociale, economico; AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile di cui è tra i soci fondatori. Sarà affiancato da Marco Stecca, architetto che collabora ai Laboratori di Urbanistica all’Università IUAV di Venezia e all’Università degli Studi di Padova.

Il coinvolgimento della società civile anche nei processi di innovazione è condizione necessaria per il successo degli stessi processi e dei prodotti che l’innovazione genera. E’ su questa logica che nasce il tavolo di lavoro su “Tecnologia e innovazione” con la convinzione che esso possa diventare una vera a propria bottega rinascimentale nella quale idee, culture e discipline diverse si possano incontrare e generare nuove idee, nuovi percorsi e nuovi progetti. A coordinare il tavolo Fabrizio Dughiero, professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova. Dal 1 ottobre del 2015 ricopre la carica di Prorettore al Trasferimento Tecnologico e ai rapporti con le imprese dell’Università di Padova.

Al tavolo “Economia e sviluppo sostenibile” porterà il suo fondamentale contributo Marco Piccolo che inizia ad interessarsi fin dagli anni ‘80 di come l’economia e la finanza dovrebbero tener conto di valori non economici, come la solidarietà, l’equità, la dignità umana, il rispetto dell’ambiente. E’ tra i fondatori di MAG 3, di realtà del commercio equo e solidale e di Banca Etica.

Ultimo ma non ultimo sarà molto interessante il lavoro del tavolo “Pace, diritti umani e cooperazione internazionale” perché sarà condotto da un collettivo di realtà padovane: EMERGENCY Padova, KITO Onlus, Associazione FESTA dei POPOLI, Fondazione Fontana, Fondazione Etimos, MIR, Assopace, A.C.S. Associazione di coperazione e solidarietà. Come è facile intuire si tratta di un patrimonio importantissimo ed è la prima volta che un gruppo così eterogeneo e di valore si riunisce in uno spazio del Comune per porre le basi per un percorso partecipato. Questo sicuramente testimonia come Padova capitale europea del volontariato vuole essere un’occasione per dar vita, dal basso, a nuove progettualità innovative e creative per portare risultati e ricadute concrete che vadano oltre il 2020.

Per raggiungere questi obiettivi però, al di là dei coordinatori, servono persone che portino esperienze, competenze e idee. La partecipazione ai tavoli di lavoro è aperta fino al 15 settembre. Tutti possono farne parte: qui il modulo per aderire.